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Il Gran Premio di Formula 1 è una competizione automobilistica internazionale, riservata alle monoposto di Formula 1. Questo evento si disputa nell'arco di un intero fine settimana, dal venerdì alla domenica.

Queste sessioni sono generalmente accompagnate dalle formule minori, come la GP2 Series e la GP3 Series, in modo tale da intrattenere il pubblico nelle pause tra le varie sessioni.

Organizzazione[]

L'organizzazione di ciascun Gran Premio è stabilita dal regolamento sportivo FIA di Formula 1. Le date sono fissate in base ad un calendario, approvato anticipatamente dal Consiglio Mondiale del Motorsport (WMSC), in accordo con gli organizzatori. Una nazione può ospitare solamente una gara di Formula 1 ogni anno. Per poter organizzare un gran premio, i proprietari di ogni circuito devono essere in possesso di una licenza FIA specifica, che certifica l'ideoneità delle strutture e una sufficente qualità di sicurezza.

Le squadre iscritte al campionato del mondo di Formula 1 hanno l'obbligo di prendere parte a tutti i Gran Premi. Ogni week-end di gara è composto da tre sessioni di prove libere, una prova di qualificazione (suddivisa in tre manche) e una gara.

Prima del week-end di gara, le squadre allestiscono i box e rimontano le vetture. Il giovedì vengono effettuate le prime verifiche tecniche, dalle 10:00 alle 16:00. Nello stesso giorno si svolge la riunione per i piloti e la consueta conferenza stampa. Le vetture devono essere conformi al regolamento tecnico per tutta la durata del week-end di gara. Se ciò non accadesse, i team o i piloti possono incorrere a sanzioni.

Prove Libere[]

Durante le prove libere i piloti hanno la possibilità di studiare il tracciato, sperimentando gli assetti e le nuove soluzioni tecniche. Il venerdì si svolgono le prime due sessioni di prove libere: le Prove Libere 1, dalle 10:00 alle 11:30 e le Prove Libere 2, dalle 14:00 alle 15:30. Fino al 2006, queste due sessioni duravano 60 minuti e i sette team meno competitivi, del campionato costruttori precedente, avevano la possibilità di schierare un terzo pilota. Dalla stagione 2007 il terzo pilota può sostitituire uno dei due piloti ufficiali, mentre la durata delle sessioni è stata aumentata a 90 minuti.

Il sabato mattina si svolge la terza ed ultima sessione libera, dalle 11:00 alle 12:00.

Nelle gare fuori dal continente europeo le varie sessioni possono avere orari diversi. Se un pilota incorre in infrazioni di qualsiasi tipo durante queste sessioni, tutti i tempi che otterrà durante la sessione ufficiale del sabato verranno decurtati di un numero di secondi scelto dalla direzione di gara e dalla Federazione, a seconda della gravità dell'infrazione commessa.

Qualifiche[]

La prova di qualificazione ha subito diverse modifiche negli anni, variando anche la modalità di qualifica. Questa sessione ha lo scopo di definire lo schieramento di partenza della gara.

Attualmente la qualifica si disputa in tre sessioni ad eliminazione, alle 14:00 del sabato.

Non qualificato[]

Nei primi anni, le vetture iscritte variavano nei diversi Gran Premi; talvolta eccedevano notevolmente al limite massimo consentito attualmente (26 vetture). Per partecipare alla gara, tutti i piloti dovevano prendere parte a due sessioni di qualifica, disputate il venerdì e il sabato pomeriggio. Ciascuna sessione aveva la durata di 45 minuti e i piloti erano liberi di scendere in pista per far segnare il tempo migliore. I piloti più lenti non potevano partecipare alla gara e venivano classificati con "DNQ" (Did Not Qualify), ovvero Non Qualificato. Il limite di vetture consentite in gara variava in ogni circuito; a Monte-Carlo, ad esempio, venivano ammesse solamente 20 vetture, a causa delle vie strette e insidiose del principato.

Nel 1979 le due sessioni di qualifica vengono aumentate di un'ora.

Pre qualifiche[]

Sul finire degli anni ottanta il numero di vetture iscritte era aumentato notevalmente, raggiungendo qualche volta le 38 presenze. Si decise quindi di creare una sessione di pre qualifica, disputata il venerdì.

Questa sessione vedeva affrontarsi le vetture più lente dei 6 mesi precedenti e le nuove scuderie iscritte. Le quattro vetture più veloci avevano accesso alla qualifica, dove 30 vetture competevano per i 26 posti in griglia. Le vetture non qualificate venivano classificate con DNPQ (Did Not Pre-Qualify), ovvero Non Pre-Qualificato.

Con la scomparsa di molti team minori, nella metà degli anni novanta, la pre-qualifica cadde in disuso.

regola del 107%[]

Dal 1993 venne fissato il limite di dodici giri di qualifica per pilota, compresi i giri di lancio e rientro ai box. Non vi furono più prequalifiche anche se vi furono a volte esclusioni dalla gara delle ultime vetture nelle prove ufficiali, cosa che nel 1995 scomparve del tutto.

Nel 1996 è stata introdotta la regola del 107%. Con questa regola le vetture che ottenevano un tempo superiore al 107% rispetto al tempo della vettura in Pole position, vengono escluse dalla gara.

Alla fine della stagione 2002, la FIA stabilì per regolamento che non più di 10 scuderie (per un totale di 20 piloti) dovevano competere alla gara e questa regola cadde in disuso.

Nel 2011 è stata reintrodotta per far fronte al problema dei doppiaggi di vetture troppo lente, sia in qualifica che in gara. La prima vittima fu la HRT con entrambi i piloti tagliati fuori dal Gran Premio d'Australia. Anche nell'anno successivo l'HRT dovrà saltare Melbourne per la stessa regola.

Giro secco[]

Nel 2003 cambia il format di qualifica, con una sessione il venerdì di un'ora e un'altra sessione di un'ora il sabato. Ciascun pilota aveva a dispozione solamente un giro per far segnare il tempo di qualifica. Nella sessione del venerdì, i piloti uscivano nell'ordine di arrivo del gran premio precedente, mentre nella sessione del sabato veniva utilizzata la classifica invertita della qualifica del venerdì. Lo schieramento di partenza era stabilito solamente dalla sessione del sabato.

Nella stagione 2004 la regola è stata mantenuta ma concentrata in un solo giorno, il sabato: alle ore 12:00 la prima e alle ore 13:00 la seconda.

Nella stagione 2005 invece si mantennero le due sessioni a giro secco di un'ora, spostate stavolta al sabato pomeriggio in assetto da qualifica a serbatoi scarichi e per la prima volta alla domenica in assetto gara col serbatoio pieno alle ore 12:00. Inoltre, la composizione della griglia venne fatta per somma di tempi. Quest'ultima decisione fu poco gradita dagli spettatori.

La FIA, nel tentativo di porvi rimedio, a partire dal Gran Premio d'Europa 2005 reintroduce il giro secco, in assetto da corsa e con un solo turno di prova, l'ordine di entrata in pista è quello d'arrivo della gara precedente invertito. Per la stagione 2006 il giro secco venne accantonato definitivamente e instaurato il sistema del knock-out tuttora vigente.

Knock-out[]

Il sistema knock-out è stato introdotto nel 2006. Questo format, suddivide la qualifica in tre fasi, con durata di 18, 15 e 12 minuti ciascuno (in passato 20, 15 e 10 minuti). Inizialmente, la sessione era fermata immediatamente alla fine e se i piloti erano impegnati in un giro valido, alla scadenza del quindicesimo minuto il loro tempo non veniva considerato valido. Da un certo punto della stagione, qualsiasi macchina, se impegnata in un giro veloce durante l'esposizione della bandiera a scacchi, ha modo di completare il giro e rendere valido il tempo ottenuto.

La Qualifica 1 vede affrontarsi tutte le vetture. Le vetture più lente non accedono alla seconda qualifica e partono sul fondo della griglia. Tale operazione avviene anche nella Qualifica 2, permettendo l'accesso alla Qualifica 3 solo ai 10 più veloci, eliminando i piloti più lenti, che si piazzano davanti agli eliminati della Q1. Il numero dei piloti eliminati varia in base ai piloti iscritti, in modo tale da mantenere sempre 10 piloti nella Q3.

All'inizio della seconda e terza fase di qualifica, i tempi vengono neutralizzati, perciò non sono validi i tempi ottenuti nella fase precedente. I piloti possono percorre un numero illimitato di giri.

Il rifornimento di carburante nei 12 minuti finali delle prove è permesso soltanto alla condizione che i giri completati siano tutti almeno entro il 110% del loro tempo migliore; nel caso dei giri iniziati dalla pit-lane che prevedono un rientro immediato alla stessa è consentito non più del 120% del miglior tempo del pilota. Qualsiasi rifornimento che rientri oltre i termini del 110% del tempo migliore in prova non è consentito.

Sedia rovente[]

Il format della sedia rovente era simile alla knock-out, ma prevedeva l'eliminazione dei piloti nel corso della sessione.

La Q1, della durata di 16 minuti, prevedeva l'eliminazione dell'ultimo pilota dopo 7 minuti. Dopodichè ogni 90 secondi un pilota veniva eliminato fino alla bandiera a scacchi. Alla Q2 accedevano 15 vetture e nella sessione di 15 minuti iniziava la stessa procedura di eliminazione, fino a rimanere in 8.

La Q3, che durava 14 minuti, prevedeva l'eliminazione dell'ultimo pilota dopo 5 minuti e successivamente un'eliminazione ogni 90 secondi. Gli ultimi due piloti si sfidavano per la pole position negli ultimi 90 secondi, sino alla bandiera a scacchi.

Questo format, introdotto al Gran Premio d'Australia 2016, destò molte polemiche, in quanto diminuiva l'azione in pista. In attesa di una soluzione, questa qualifica venne mantenuta anche in Bahrain, mentre dal GP di Cina è stata ripristinata la formula knock-out della stagione precedente.

Warm-Up[]

Fino al 2002, la domenica mattina si svolgeva una sessione di mezz'ora, denominata Warm-Up. La sessione era una vera e propria prova libera e le squadre potevano intervenire liberamente sulle vetture. Nel 2003, con l'introduzione del Parco Chiuso, questa sessione è stata abolita.

Parco chiuso[]

Il parco chiuso (dal francese Parc Fermé) è stato introdotto nel 2003. Questa regola vieta alle squadre di apportare modifiche alle vetture dalla prima uscita dai box in qualifica fino a pochi munuti prima della gara. In questa fase, le vetture sono sottoposte a verifiche tecniche. Le squadre possono comunque svolgere lavori che non modificano la vettura, come il lavaggio o il raffreddamento dei freni. Il regime di parco chiuso vige anche al termine di ogni sessione, fino a quando non terminano le verifiche tecniche.

Le modifica delle vetture in questa fase porta al pilota una retrocessione in griglia di partenza. Per tale motivo, le vetture vengono modificate solamente in caso di necessità come la sostituzione di un motore danneggiato.

Gara[]

La sessione di gara si svolge la domenica pomeriggio, tipicamente alle 14:00. Questa sessione è la più importante, in quanto è l'unica ad assegnare punti ai piloti e alle squadre. A differenza delle altre sessioni, la durata della gara è stabilita da un determinato numero di giri e non dal tempo. Nonostante ciò una sessione di gara non può superare le due ore.

Procedura di partenza[]

Starting grid of 2010 Malaysian GP

La procedura di partenza del GP della Malesia 2010.

Dopo lo sblocco delle vetture dal regime di parco chiuso, la pit-lane viene aperta 30 minuti prima del via. I piloti posso percorrere un numero illimitato di giri passando per la pit-lane; una volta posizionati in griglia, infatti, non potranno più muoversi prima del via.

A quindici minuti dal via (13:45) si accendono le 5 luci rosse del semaforo (posto sopra la linea del traguardo) e tutti i piloti devono essere già schierati in griglia di partenza; la pit-lane viene chiusa e i piloti che non sono già schierati devono partire dalla corsia box. Sulla griglia di partenza è consentito l'accesso ai meccanici e agli addetti stampa, mentre i piloti possono uscire dalle vetture. In questa fase i meccanici ultimano il setup della vettura e mantengono gli pneumatici in temperatura, tramite le termocoperte. Dopo che tutti i piloti si sono schierati viene eseguito l'inno nazionale del paese che ospita il Gran Premio.

Semaforo F1

Il semaforo posto sopra la linea di partenza. Le cinque luci rosse segnalano il tempo rimanente al via o il termine di una sessione. Le due luci verdi si accendono all'inizio del giro di formazione. Le tre luci arancioni, lampeggiati a flash, segnalano un pericolo e il rinvio della partenza.

A dieci minuti dal via (13:50) si spegne la prima delle 5 luci rosse. In griglia di partenza devono rimanere solo i meccanici, i direttori di squadra e i direttori di gara.

Entro i 5 minuti prima del via (13:55), i piloti devono essere dentro l'abitacolo e le gomme devono essere già fissate sulla vettura. A 5 minuti esatti si spegne la seconda luce.

A 1 minuto (2 luci) dal via i motori vengono accesi ed entro 45 secondi (1 luce) i meccanici devono allontanarsi dallo schieramento di partenza, appostandosi ai lati della pista.

Terminato il countdown l'ultima luce rossa si spegne e con l'accensione delle due luci verdi inizia il giro di formazione.

Giro di formazione[]

All'accensione delle luci verdi, le vetture si muovono dalla griglia di partenza per il giro di formazione. In questo giro i piloti procedono a velocità limitata (non più di 80 km/h), rispettando l'ordine della griglia. Nel caso in cui un pilota rimane fermo in griglia può riprendere la posizione solo prima che sopraggiunga l'ultimo classificato. Nel caso contrario, la vettura rimasta ferma partirà dall'ultima posizione. Se una vettura parte dalla pit-lane deve attendere il semaforo verde al termine della corsia box, dopo che la griglia si è svuotata.

Durante questo giro le vetture scaldano gli pneumatici zigzagando sulla pista. Al termine le vetture si riposizionano nella propria casella di partenza.

Il giro di formazione può essere ripetuto nel caso in cui si verifichi una situazione di pericolo. In questo caso sul semaforo si accendono due luci gialle lampeggianti e il giro ricomincia con l'accensione del semaforo verde.

Nel caso di partenza dietro alla safety car, il giro di ricognizione non viene effettuato e la gara inizia subito al via del direttore di gara.

Partenza[]

La partenza è una delle fasi più emozionanti e rischiose del Gran Premio. Una volta terminato il giro di ricognizione, le vetture si riposizionano nella propria casella di partenza. Quando l'ultima vettura si è riposizionata, un commissario di gara segnala in fondo alla griglia segnala al direttore di gara che i piloti sono pronti a partire, sventolando la bandiera verde.

Il direttore di gara accende progressivamente le cinque luci rosse, una ad un secondo dall'altra. Quando tutte le luci sono accese, in un intervallo tra i 4 e i 7 secondi si spengono, segnalando il via della gara.

Nel giro di ricognizione e nel primo giro di gara le monoposto sono seguite dalla Medical Car, con a bordo lo staff medico e l'attrezzatura per il primo soccorso. Terminato il primo giro, la vettura medica rientra nella corsia box.

Safety Car[]

Per approfondire: vedi Safety Car.

La Safety Car è una autovettura che entra in pista in caso di una situazione di pericolo, come un incidente o delle condizioni di scarsa visibilità. Introdotta nel 1973, la vettura è posizionata in prossimità dell'uscita dalla pit-lane. Dal 2000 la Safety Car è guidata Bernd Mayländer.

Quando il direttore di gara chiama in pista la Safety Car, i piloti sono avvisati dalle bandiere gialle lungo tutto il circuito, accompagnate dalla scritta "SC". Le vetture devono rallentare ed accodarsi dietro alla Safety Car, annullando così tutti i distacchi. I giri sotto il regime di Safety Car sono validi per la percorrenza di gara, nonostante vige il divieto di sorpasso. Una volta che la pista è messa in sicurezza, i doppiati possono sorpassare la Safety Car, per poi riaccodarsi di nuovo al gruppo. Una volta che le vetture sdoppiate si sono riaccodate, la Safety Car spegne le luci per segnalare il rientro ai box. Rimane il divieto di sorpasso fino a quando non si sopraggiunge sulla linea del traguardo.

Con l'introduzione di questa vettura, l'utilizzo della bandiera rossa (che ferma la sessione) è dimunito drasticamente, in quanto i commissari di percorso riescono a mettere in sicurezza la pista senza troppi rischi. Nelle gare moderne le sessioni sono fermate generalmente in caso di feriti oppure di condizioni che impediscono il normale svolgimento della gara.

Dal 2000 la Safety Car è fornita dalla Mercedes-Benz. L'attuale modello è derivato da una Mercedes-Benz AMG GT S, intorodotta a partire dalla stagione 2015.

Virtual Safety Car[]

La Virtual Safety Car, segnalata con la sigla VSC, è stata introdotta nel 2015. A differenza della Safety Car, i piloti procedono a velocità limitata mantenendo i distacchi. Dal 2016 la Virtual Safety Car viene utilizzata anche nelle sessioni di prova e qualifica, dove è possibile evitare la sospensione della sessione.

Pit-stop[]

Il pit-stop è una delle fasi cruciali del gran premio. I piloti rientrano in pit-lane per cambiare gli pneumatici ed eventualmente effettuare piccoli interventi alla vettura. In passato era anche possibile effettuare il rabbocco del carburante (dal 1982 al 1984 e dal 1994 al 2009). La stagione 2005 invece fu l'unica a bandire il cambio gomme dal regolamento.

In genere ciascun pilota effettua in una singola gara da una sosta a tre soste. Quando era consentito il rabbocco del carburante le squadre prevedevano nella propria strategia anche il quantitativo di benzina per giocare d'astuzia con i pesi della vetture, influendo nel rendimento in gara.

La sosta può anche servire ad effettuare modifiche ai profili alari della monoposto, oppure ad effetuare riparazioni di piccola portata (come la sostituzione di un musetto incidentato). Ai fini statistici viene calcolato il tempo tra l'ingresso e l'uscita dalla pit lane e il tempo della sosta. La durata del pit stop dipende fondamentalmente dalla lunghezza della pit lane, dal limite di velocità nella corsia box e dal tipo di operazioni da effettuare.

L'ingresso e l'uscita della pit-lane sono segnalate da una linea bianca orizzontale che segnala l'inizio del limite di velocità. I piloti hanno un tasto sul volante (in genere contraddistinto dalla sigla "PL", ovvero Pit limiter) che aziona il limitatore di velocità all'interno della pit lane. Il limite di velocità attuale è 80 km/h, mentre per i tracciati cittadini il limite si abbassa a 60 km/h. Dopo aver passato la linea bianca orizzontale posta al termine della pit lane, il pilota può disattivare il limitatore. Bisogna però percorrere il corridoio di uscita (o corsia di accelerazione) senza oltrepassare la linea bianca che ne definisce lo spazio.

Termine della gara[]

La gara termina quando il primo classificato ha percorso tutti i giri previsti. Viene sventolata la bandiera a scacchi e i piloti devono attraversare la linea del traguardo. Terminata la gara i piloti devono rientrare ai box. Le vetture si recano al parco chiuso e sono sottoposte alle ultime verifiche tecniche del week-end di gara. I primi tre piloti si fermano ai piedi del podio, per la cerimonia di premiazione. Terminate le verifiche tecniche, le vetture vengono riconsegnate alle squadre, dopodichè, i team smontano le vetture e i box, per portare i materiali nel circuito successivo, oppure in fabbrica.

Podio e premiazione[]

I primi tre classificati e un rappresentante del team vincitore accedono alla cerimonia del podio, dove vengono premiati di fronte al pubblico. Solitamente i trofei vengono consegnati da rappresentanti istituzionali o da personaggi popolari.

I piloti salgono sul podio nel seguente ordine: il terzo classificato che si posiziona a destra, il secondo che si posiziona a sinistra e il primo che si posiziona al centro. Il rappresentante della squadra si posiziona alla sinistra dei piloti. Una volta posizionati sul podio, viene eseguito l'inno nazionale del paese del pilota vincitore e quello del team vincitore. Terminati i due inni, vengono consegnati i trofei. Alla fine della cermonia, i piloti festeggiano annaffiandosi con lo champagne e viene eseguita la Overture della Carmen, composta da Georges Bizet.

Bandiere[]

Bandiera Immagine Significato
Gialla Bandiera gialla F1

Segnala un pericolo imminente e vieta il sorpasso. I piloti devono rallentare ed attendere la bandiera verde. La doppia bandiera gialla indica un grave pericolo in pista e i piloti devono rallentare l'andatura ed eventualmente essere pronti a fermarsi.

Viene sventolata lungo tutto il percorso nel caso di uscita della Safety Car o di regime di Virtual Safety Car, accompagnata dai cartelli SC o VSC.

Rossa F1 bandiera rossa La bandiera rossa indica la sospensione della sessione. I piloti devono rallentare e rientrare ai box, attendendo le indicazioni della direzione gara. Se esposta durante la gara, i piloti devono accodarsi nella corsia box, attendendo la ripartenza. La gara riprende dietro alla safety car.
Verde F1 bandiera verde

Indica l'inizio della sessione. Se esposta dopo la bandiera gialla o rossa, indica che il pericolo è cessato.

Viene utilizzata anche prima della partenza, per indicare la fine del giro di ricognizione e l'imminente accensione dei semafori.

Blu F1 Bandiera blu Indica ad un pilota che sta sopraggiungendo una vettura più veloce. Il pilota a cui viene sventolata deve agevolare la manovra di sorpasso evitando di ostacolare il pilota più veloce. Se esposta in gara, indica ad un pilota che sta per essere doppiato da una vettura.
Bianca Bandiera bianca Indica un mezzo di servizio o di soccorso presente in pista. I piloti devono procedere con la massima cautela.
Nera Bandiera nera Indica la squalifica dalla sessione in corso. Viene accompagnata da un cartello con il numero della vettura squalificata. Il pilota deve rientrare immediatamente ai box senza intralciare gli altri piloti.
A scacchi Bandiera a scacchi Indica che la sessione è terminata. Una volta terminato il giro i piloti devono rientrare ai box.
Bianca e nera Bandiera bianca e nera La bandiera bianca e nera, accompagnata dal numero della vettura, indica al pilota una infrazione del regolamento. Avverte il pilota che ad un eventuale infrazione successiva sarà penalizzato.
Nera con disco arancio Bandiera Nera con disco arancio Viene accompagnata dal numero della vettura per cui è esposta. Indica al pilota che la propria vettura ha un danno che può costituire un pericolo per se stesso e per gli altri piloti. Il pilota non può continuare la sessione se non risolve il problema.
Gialla con strisce rosse Bandiera gialla a strisce rosse Indica la presenza di un tratto della pista scivoloso, a causa di perdite di liquidi o per la pioggia. I piloti devono rallentare e prestare attenzione.
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